“Massimo Recalcati, psicanalista lacaniano, una volta ha spiegato che le galline non sono intelligenti perché non fanno che mangiare, l’artista in parola ne parla in termini poetici, anche se in fondo è di lui stesso che si tratta. Dipinge pulcini, una variante sospetta, l’effetto è di una saga di racconti a colori, per cui probabilmente è di colori che si parla. Un amalgama arabo e decorativo si stende in vista di un immaginario vertiginoso, nel capannone si trasformano in dieci mila occhi su di me: è la mia trasfigurazione. L’incidente è quel che s’incontra sui sentieri dell’arte, il gioco dei giochi: la popolarità è un gioco di occhi.”
Salvatore Fazia